Un mese passa in fretta e ti ritrovi in un attimo a pochi giorni dalla partenza e a preparare i bagagli: davanti a due valigie vuote non sai nemmeno cosa mettere sapendo che starai via sei mesi o più e allora alla fine scegli di mettere l'essenziale e anche... tanti piccoli "portafortuna" che mi hanno regalato: un cappello da cuoco, un quaderno per le ricette, alcuni libri con dedica, una penna verde della cooperativa Akras, un'etichetta da valigia con un messaggio di auguri, una corona svedese, un guanto da cucina, una conchiglia da S.Diego. Bene, valigie chiuse, passano altre 24 ore e ti ritrovi in aeroporto con gli immancabili imprevisti dell'ultimo momento: nelle giornate precedenti a causa di varie nevicate c'erano problemi a Londra (Heathrow), dove dovevo fare scalo, e il volo del giorno prima era stato cancellato... comunque alla fine ci sono stati solo ritardi di alcune ore ripagati da un sacco di cibo extra a bordo dell'aereo della British Airways e tutto è andato bene :)
Mentre sei in viaggio hai tanto tempo per pensare e allora cominci per un attimo a guardare indietro, all'ultimo anno, a quanto è stato impegnativo per tanti aspetti e a quanto è stato altrettanto incredibile e pieno di soddisfazioni, al perchè sei lì su quell'aereo e all'incertezza per quello che ti aspetta. Per fortuna non mancano simpatiche distrazioni e conosci pure un po' di gente in volo, per esempio un ragazzo che sta aspettando per andare in bagno e non vuole stare vicino ad una delle porte dell'aereo perchè ha paura che si apra mentre lui è là. Scherzava ovviamente, ma intanto era ben lontano dalla porta e a me in quel momento era partito il film mentale su un'improvvisa apertura in volo... :D
Dopo alcune simpatiche chiacchierate, dopo aver letto un po' del libro che avevo nello zaino (Vagabonding di Rolf Potts che consiglio a chiunque voglia fare un'esperienza di questo tipo), dopo aver visto l'Era glaciale 4 e aver sorvolato la Groenlandia e gran parte del Canada finalmente atterri a Vancouver... ed è ancora pomeriggio!! Tornare indietro nel tempo può sembrare divertente ma vi assicuro che non lo è molto e in quel momento, in cui sei in piedi da quasi 24 ore, vorresti solo andare a letto ma la giornata ha ancora almeno 6 ore davanti :) Prendo i bagagli, vado all'ufficio immigrazione e avviene tutto molto rapidamente, in una mezzoretta ho il mio Working Holiday Visa per 6 mesi (ah tanto per la cronaca, non mi hanno chiesto nulla di tutte le cose che avrebbero dovuto verificare, tipo il saldo del conto corrente, l'assicurazione medica o altro, ma credo che dipenda molto da chi trovi) e sono pronto per iniziare l'avventura canadese o se non altro per raggiungere la mia prima sistemazione :)
Esco dall'aeroporto e prendo il famoso Skytrain: un treno moderno, elegante, efficiente e.. senza conducente! eh sì, è tutto completamente automatizzato e così puoi sederti sulla vettura di testa e goderti il panorama mentre il treno è in corsa. Ecco, quando l'ho preso per la prima volta non ho visto tantissimo, era già buio e ho visto solo tanti palazzi enormi e illuminati e ho cominciato a sentirmi piccolo in mezzo a quei giganti. Ma la prima sera non c'era spazio per troppe riflessioni, la stanchezza in quel momento ha avuto la meglio su tutto, così raggiunta la casa della mia amica canadese ho potuto finalmente trovare un po' di riposo.
Apro una piccola parentesi: sono stato molto fortunato e la prima settimana sono stato ospite da un'amica che ho conosciuto a Padova la scorsa estate grazie al Couchsurfing che consiglio a tutti di provare: è un progetto che nasce nel 2003 a opera di un giovane programmatore che, grazie alla sua passione per i viaggi, decide di creare un sistema che possa mettere in comunicazione i viaggiatori di tutto il mondo, dando loro la possibilità di conoscersi, fare amicizia e condividere le proprie esperienze, il tutto su base gratuita e volontaria.
Può essere visto come l'ultima frontiera del viaggiare low cost ma in realtà è molto di più. Couchsurfing è contatto sociale tra persone provenienti da ogni parte del mondo. Da una parte c'è chi mette a disposizione una stanza o il divano della sua casa, o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda, mentre dall'altra c'è chi parte per nuovi e solitamente sconosciuti paesi e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. L'esperienza che si viene a creare è unica: una comunità di solidarietà e scambio interculturale unita nella sua enorme diversità.
Grazie al couchsurfing ho trovato non solo un posto dove stare per i primi giorni ma anche una persona fantastica che mi ha dato un sacco di dritte su come muovermi nei primi giorni di questa nuova avventura! (tra l'altro arrivare in quella casa e trovare una conchiglia di Ocean Beach non poteva che farmi sentire un po' "a casa mia" ;) :) )
Così, passata la fase del viaggio, ti ritrovi a dover ripartire da zero (o quasi) su tutti i fronti: casa, amici, lingua, lavoro, in un mondo nuovo e parecchio diverso da quello a cui sei abituato. E per quanto tu possa esserti preparato in anticipo quando sei lì non ti senti per nulla pronto, ma è proprio questo il bello dell'avventura! :) A proposito di preparazione, per chi volesse intraprendere un viaggio del genere vi consiglio di informarvi per tempo su tanti aspetti così almeno arrivate un po' preparati e sapete già come muovervi almeno per le cose di base: in questo mi è stato veramente utile un blog aperto da altri ragazzi italiani che sono venuti a Vancouver prima di me e che ringrazio veramente tanto per tutte le informazioni e i consigli che mi hanno dato: il blog è Diario da Vancouver ed è scritto da dei ragazzi friulani.
Ho passato i primi giorni a sbrigare le cose più urgenti: numero di telefono canadese (ho scelto Fido, sicuramente è l'operatore più conveniente), apertura conto corrente (Scotiabank), richiesta SIN (Social Insurance Number, richiesto per lavorare in Canada) e ho visto un bel po' di case per cercare una stanza, anche solo temporanea. Qui trovi di tutto, stanze nei "basements", dove non sei nemmeno sicuro che avrai una finestra per avere un po' di luce e per vedere fuori, stanze microscopiche e anche stanze grandi e molto belle. I prezzi sono mediamente tra i $600 e i $750 per una stanza in un appartamento in condivisione, ovviamente andando verso il centro siamo più verso i $750-$800, un po' alti come prezzi ma è anche vero che di solito si ragiona per utenze comprese (tutto, proprio tutto, inclusa anche la connessione internet) quindi non è detto che costi tanto di più rispetto all'Italia.
Dopo aver girato parecchio ho scelto una stanza in una bellissima casa di un quartiere veramente bello e tranquillo: si tratta dell'International House, una casa internazionale appunto, abitata da giovani lavoratori provenienti da vari paesi di tutto il mondo e in cui puoi ricevere assistenza per la ricerca di un lavoro. Nello specifico: la casa ha 3 livelli, il basement che non vedete e altri 2 piani che sono quelli che si vedono nella foto, la casa è veramente enorme e siamo in 10 in totale (con provenienza mista da Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Italia, Nuova Zelanda). Ah sì sono l'unico italiano in casa, il che va benissimo per imparare la lingua. Ecco poi magari il fatto che la maggiorparte dei coinquilini sia irlandese ti spiazza un po' sul fronte linguistico, visto che tendono ad abbreviare qualsiasi frase e alcune parole hanno una pronuncia abbastanza diversa da un inglese "standard", o meglio più comune, quindi capire bene tutto è complicato anzi all'inizio direi quasi impossibile! Ma ok, queste sono la mia nuova casa e la mia nuova "famiglia" con tutti i pro e i contro che si possono immaginare, e per ora i pro sono decisamente più numerosi dei contro. In ogni caso, si tratta di una sistemazione temporanea, per 1-2 mesi al massimo, giusto per inserirmi un po'.
Per il resto ho visto ancora poco della città: l'acquario (molto bello), Stanley Park (ho fatto "solo" la camminata sulla costa che comunque è lunghissima e stupenda, devo tornare per visitare l'interno del parco che è immenso), e ho visitato il centro e Granville Island (che però non è un'isola ;)), ma c'è veramente tanto da vedere e da fare! Sicuramente una cosa che salta all'occhio subito quando ti muovi in questa città è che lo sport è veramente diffuso in generale, basta guardarsi attorno per vedere gente che corre, che va in bici, che va in canoa, senza contare l'hockey e gli altri sport di squadra. Ah qui non posso non segnalare 6 Pack Beach, un centro dove fanno beach volley indoor: paghi $10-$15 e puoi stare anche tutto il giorno, puoi andarci anche da solo e cercare gente per giocare, è uno dei modi migliori per cominciare a farsi un nuovo giro di amicizie e il primo giorno lì è stato bellissimo!
Vietnamese Chicken Brochette |
Fried rice, noodles and vegetables |
"Healthy" food ;) |
Il costo della vita in generale è alto, qui costa tutto tanto e quando vai a fare la spesa, almeno all'inizio, non sai nemmeno cosa comprare per non spendere un sacco, chiaro che è tutto rapportato ad altri tipi di stipendio quindi per ora il problema si pone solo per il fatto di essere disoccupato. Ah altre curiosità, di cui avevo già letto su Diario da Vancouver, riguardano gli autobus: si può notare un livello di rispetto ben diverso a quello a cui siamo abituati, prima di salire aspetti che la gente scenda, poi sali e l'autista ti saluta e quando scendi ringrazi e saluti l'autista! (ormai anch'io mi sono abituato a scendere dal bus dicendo "Thank you!" all'autista anche se scendo dalla porta centrale :)) Ma la cosa che ti stupisce di più è che la gente, prima di salire sul bus, si dispone in una fila ordinatissima e nessuno tenta di passare davanti agli altri.
Direi che per questo primo post ho scritto abbastanza, aggiungo solo che sto cercando di conoscere gente nuova, un po' grazie allo sport e un po' tramite le attività organizzate dal gruppo del couchsurfing locale molto attivo (tra i vari incontri la serata karaoke, in cui ho cantato My way, è stata spettacolare!), e in contemporanea mi sto muovendo sul fronte lavoro (anche qui tutto nuovo, dalla stesura del cv o meglio resumé, al modo di presentarsi ecc...).
Non so ancora se sono nel posto giusto e dove mi porterà quest'avventura, so solo che è appena iniziata e che per ora devo ancora ambientarmi bene, ma le sensazioni sono buone!
Qui sotto trovate i link agli album con le foto:
Vancouver Aquarium
Vancouver: Stanley Park
Vancouver: Osler St, Pacific St, Granville Island
Sono contenta che il libro ti sia utile.
RispondiEliminaFrancesca sa!!!
:D
Bellissima idea quella del blog!
Frà
Grazie Francesca! Il libro, come ti dicevo, è stato un regalo davvero azzeccato e anche molto ispirante sia durante il viaggio in aereo sia in questi giorni, grazie ancora! :)
EliminaUe' bella vita, grande che l'hai fatto davvero! Ovviamente non ho letto il post perche' era troppo lungo ;P ma ho visto le foto dell'acquario, che figo, tu quale eri?
RispondiEliminaCara, sei sempre la solita impaziente, in fondo ho scritto solo 2 righe! :P :D per quanto riguarda l'acquario io sono quello... alla ricerca di Nemo! :) :P
Eliminagrande mauro, facci sognare noi che siamo ancora qui.....
RispondiEliminaTienici aggiornati
ciao michele diadema parrucchieri
Dai Mauro! Grande post =)
RispondiEliminaCiao Mauro! Bell'inizio sicuramente! :) Io e il mio ragazzo partiremo a settembre per la stessa avventura, ci vedremo tutti a Vancouver! See ya!
RispondiEliminaGrazie Sabrina! Non so se rimarrò fino a settembre, è troppo presto per dirlo ma in caso ci vedremo qui a Vancouver! In bocca al lupo per la vostra avventura!
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